L’head coach della prima squadra Daniele Montella presenta l’esordio in campionato a L’Aquila: “Un girone equilibrato, non partiamo favoriti, ma possiamo competere con tutti”
Benzina verde nel motore della Rugby Roma 2025-26. In vista della prima giornata del campionato di Serie A, Girone 4, e dell’esordio in casa di una rivale storica come L’Aquila, l’head coach bianconeroverde Daniele Montella mette subito le cose in chiaro preannunciando un campionato molto equilibrato: “Non sarà come un anno fa con una squadra che le vince tutte tranne una e con un’altra che le vince quesi tutte, ci sono molte squadre che partono con alte ambizioni”.
Nell’analisi però il coach parte dalla squadra che secondo lui sarà la principale favorita: “Il Civitavecchia, ha costruito un roster che nessuno poteva immaginare, sulla carta è la squadra più forte del girone. Dietro di loro vedo Prato, che è retrocessa dal Girone 1 e che quindi viene da una stagione giocata a livello più alto, ha giocatori di categoria superiore e in amichevole ha battuto anche Calvisano. Poi vedo come sorpresa San Benedetto, che ha preso otto giocatori e diversi stranieri molto forti. Vedo un grande equilibrio, un girone che si è livellato verso l’alto rispetto a un anno fa, comprese Lazio e Paganica”. E la Rugby Roma? “Dietro alle due, direi che ci siamo proprio noi e L’Aquila. Abbiamo seguito più o meno le stesse strategie, loro ancora più giovani. Noi lavoriamo per dimostrarci alla pari con tutte le altre e siamo anche curiosi di vedere come evolveremo partita dopo partita”.
Montella alla squadra ha parlato chiaro: “Ho detto ai ragazzi che non siamo la squadra più forte, ma che con il lavoro possiamo arrivare al livello delle più forti. E in queste settimane di lavoro ho visto ragazzi che rispondono bene alle sollecitazioni”. Per una rosa, contando tutto il gruppo seniores con la squadra cadetta neopromossa in Serie B, numericamente non copertissima, ma proprio perché l’obiettivo del club è un altro: “Iniziamo a raccogliere i frutti di tanti anni di lavoro – dice Montella – e contiamo di inserire sin dalla prima partita ragazzi giovani, giovanissimi“. A L’Aquila, infatti, esordirà la seconda linea classe 2007 Matteo Pietra: “E’ un profilo che vogliamo far crescere con la cadetta per poi portarlo in prima squadra quando ci sarà l’occasione. In questo caso abbiamo bisogno di una seconda linea in più e quindi sarà nei 23 già a L’Aquila. E’ vero, per far crescere i ragazzi più giovani forse sarebbero meglio partite più morbide, ma non deve essere per forza così, vogliamo che sappiano che possono essere chiamati anche per un big match”.
Il concetto è semplice: i giovani li abbiamo, facciamoli giocare. “In fin dei conti – spiega ancora Montella – tra under 18 e cadetta abbiamo diversi prospetti, sono ragazzi che si allenano anche con noi e che poi possono finire in un gruppo a seconda delle necessità. Quindi, se da un lato si potrebbe notare che abbiamo qualche numero in meno negli avanti, è anche perché creando l’esigenza, non ci sarà la paura di usarli. Una Rugby Roma che inizia a mettere benzina sempre più verde”. Anche perché i numeri iniziano davvero a diventare interessanti. “Le risorse le abbiamo, tutti ci invidiano il club, il problema è lo spazio: ogni giorno in campo abbiamo 120 giocatori, stiamo un po’ strettini…”.
Anche nella scelta dei nuovi, la filosofia è stata la stessa: cercare giovani. Sono così arrivati Christian Rotondi, terza ala/tallonatore del 2007 da Colleferro, Giampaolo Ricci, centro del 2004 dal Villa Pamphili, Luca Tosco, estremo/apertura del 2002 da Colleferro, Flavio Fusco, il nuovo tallonatore del 1998, è un ex Rugby Roma al Tre Fontane, dinamico, conosce il gioco, era a Siviglia per lavoro, è tornato ed è stato intercettato. Tre i nuovi stranieri: Luca Di Salvatore, papà italiano e mamma francese, da Parigi, terza linea del 2000, l’altro francese Guillame Moroldo, un numero 8 del 1999, l’irlandese JP Phelan, pilone destro e sinistro del 1999. “Abbiamo cambiato alcune cose in attacco, ci piacerebbe sviluppare un gioco un po’ più dinamico anche per far divertirte di più i ragazzi”, dice Montella. “Non siamo i favoriti, inutile negarlo, ma siamo anche consapevoli che se facciamo un altro passo avanti rispetto a un anno fa possiamo competere con tutti”.