Tutto in una partita, anzi, meglio in due. La seconda squadra della Rugby Roma si gioca domani la semifinale del campionato di Serie C sul campo della Nea Ostia al Pasquale Giannattasio, con l’obiettivo di guadagnarsi un posto nella finalissima per la Coppa Lazio che si giocherà fra una settimana in casa a Tor Pagnotta. “E’ uno dei punti sui quali abbiamo insistito assieme all’altro allenatore Alessandro Cioni per motivare i ragazzi in vista dell’impegno di domani”, ci racconta il coach Gino Rossetti. “Veniamo da un percorso di 16 partite tra prima e seconda fase, loro hanno vinto il loro girone, noi siamo arrivati secondi nel nostro. L’obiettivo della promozione è cresciuto insieme alla squadra nel corso della stagione. Lavoriamo sempre insieme alla prima squadra con gli altri allenatori Daniele Montella e Simone D’Annunzio, ci separiamo solo in prossimità delle partite. Montella traccia ovviamente la linea tecnica generale che tutte le squadre poi seguono”.

Anche se la scorsa settimana c’è stato qualcosa in più: “Diversi giocatori del secondo XV sono stati portati a Messina per l’ultima di Serie B. Gianluca Vella, Pierpaolo Di Mambro, Federico Chiodi, Flavio Pastore Stocchi e Valerio De Lorenzo: alcuni sono stati ricambi necessari per via di qualche infortunio, per alcuni è stato un premio, ma il denominatore comune è il lavoro che si fa ogni settimana insieme per avere una prospettiva comune”. In una semifinale la necessità potrebbe diventare quella di attingere esperienza da chi ne ha. “Ci sono sempre dei leader in ogni squadra - spiega Rossetti - e proprio alla vigilia abbiamo fatto un discorso sulla necessità di dare l’esempio soprattutto verso chi è più giovane. Per quanto si tratti di Serie C, l’esperienza conta e se i leader fanno il proprio dovere, gli altri raccolgono i feedback positivi”. Più difficile invece prepararsi sull’avversario: “Ci abbiamo giocato a inizio stagione, ma siamo consapevoli che le cose inevitabilmente cambianoi. Probabilmente entrambe le squadre sono cresciute. C’è un minimo di strategia in base alle conoscenze che si hanno degli avversari, ma poi diventa soprattutto tattica e a quel punto spetta ai giocatori in campo riconoscere le situazioni e prendere le decisioni. Perché puoi anchge avere preparato una certa strategia, ma devi saperti rendere conto in campo se è la realtà o se devi cambiare”. Della sua squadra, Rossetti sottolinea un pregio: “I ragazzi hanno sempre fatto quello che gli chiedevamo, un gioco semplice ma efficace basato sui principi del rugby. E sono sempre stati bravi a collaborare nel lavoro della prima squadra. In campo abbiamo la nostra identità e la cosa importante è continuare a proporla”.

Anche se nato a Polignano a Mare in Puglia, Rossetti è poi cresciuto a Benevento, terra rugbistica di prim’ordine, con la fortuna di poter imparare anche dal compianto professor Franco Ascantini: “E’ stata una fortuna poterlo conoscere, è uno dei padri del rugby italiano, una figura principale. Ricordo ancora da ragazzino che ci veniva a prendere per portarci al campo, ci infilava in sette nella sua mini… E oggi ho la possibilità di poter trasmettere i suoi insegnamenti: se si prende un impegno, poi bisogna fare il massimo per quelle che sono le nostre competenze per portarlo in fondo. Senza dimenticare però che prima di tutto stiamo parlando di un gioco e che quindi la prima cosa è divertirsi. Serietà nell’approccio, impegno, ma anche gioia”. Dopo avere vinto il concorso in Polizia e avere militato e guidato le Fiamme Oro, nel suo percorso tecnico Rossetti è passato per Viterbo, Cus Roma, Lazio, Primavera, US Roma e femminile con le Red&Blu. “Poi è arrivata la Rugby Roma e ho allenato praticamente tutte le categorie”. Quindi agguantare questa finale significherebbe completare un bel percorso anche per Gino Rossetti.

Questa la formazione della Rugby Roma che domanin sfiderà la Nea Ostia al Giannattasio per un posto nella finale del campionato di Serie C: 15 Massimiliano Cioni; 14 Lorenzo Fabiani, 13 Flavio Pastore Stocchi, 12 Marco Torelli, 11 Federico Chiodi; 10 Gianluca Vella, 9 Pierpaolo Di Mambro; 8 Andrea Terribile, 7 Matteo Viti, 6 Luca De Lorenzo; 16 Leonardo Cupaiolo, 4 Valerio De Lorenzo; 3 Francesco Nini, 2 Luca Padalino, 1 Valerio Massimo Cruciani. A disposizione: 26 Riccardo Baroni, 5 Gabriele Bartolucci, 27 Diego Cecconi, 18 Simone D’Annunzio, 19 Giulio Zampetti, 20 Federico Dall’Ara, 21 Girolamo Dominus Dixit.

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